PermaJet
© PermaJet

In questi giorni sto ristampando diversi portfolio, in modo da avere delle stampe decenti da mettere in qualche scatola tutta nuova ed abbastanza elegante che ho comprato. Qualche settimana fa ho quindi fatto un giro dei negozi di carta per stampe a getto d’inchiostro per trovare una carta che facesse al caso mio, visto che la carta Epson standard (tanto la matte che la brillante) è veramente oscena, tanto per non dire parolacce.

Ho cercato una carta con un po’ di compromessi. Ho rinunciato in partenza alle carte fine-art eccessivamente care e fragili, visto che tanto un portfolio deve passare per molti mani e spenderei un sacco di soldi per delle stampe destinate a rovinarsi1. Allo stesso tempo niente schifezze da due lire come le carte Epson. Una carta né eccessivamente brillante né completamente matte, in modo da poterla usare per ogni genere di immagini, senza dover cambiare carta per ogni portfolio diverso che stampo. Quindi una carta perlata semilucida, che va abbastanza bene in tutte le situazioni, satura i neri, non ha troppi riflessi e ha comunque un pelo di texture. In linea di massima preferisco i supporti di fibra naturale, ma forse la plastica è preferibile per un portfolio che deve esser visto spesso, in modo da avere delle stampe un po’ più robuste.

Un annetto fa avevo avuto una discreta esperienza con le Kodak e con le Ilford, ma da Prophot ho trovato un sacco di carte PermaJet, relativamente economiche e con veramente una vasta scelta, fra cui alcune carte veramente belle. Ho scelto la Oyster 271g, visto che è quella che soddisfa di più i requisiti appena elencati.

PermaJet
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Ho comprato 4 confezioni A3+, sperando che la carta facesse al caso mio, memore di tante esperienze deludenti, se non catastrofiche. Appena arrivato a casa sono andato sul sito della PermaJet per scaricare i profili ICC e per vedere se non c’era qualche indicazione particolare per la carta, per esempio qualche opzione per il driver di stampa. Con estremo piacere ho scoperto che la PermaJet realizza gratuitamente profili ICC custum per tutte le carte che vende. Questa è veramente un’ottima iniziativa e vale la pena premiarla con questo articoletto di complimenti. La stampa inkjet è oggigiorno eccellente, ma richiede l’uso di un’ottima accoppiata stampante/inchiostro, carte fine-arte una precisissima gestione del colore. Quest’ultimo punto è in generale quello dolente, visto che se non si vuole pagare un occhio della testa per comprare tutta l’attrezzatura per profilare la stampante, alla fine o ci si accontenta dei profili ICC generici oppure si fanno fare le stampe da un laboratorio serio. La possibilità di avere dei profili custom, quindi adatti al proprio materiale, ed inoltre gratuiti, è veramente una splendida cosa. A dir la verità sulla scatola c’è scritto “free ICC profiles” ma pensavo si riferissero ai profili generici, se avessi saputo che si trattava di quelli custom non avrei esitato un secondo a scegliere una carta PermaJet, piuttosto che un’altra marca.

Ho quindi subito scaricato il patch di calibrazione, letto tre volte le istruzioni anche se sapevo esattamente come fare -ma è un classico fare un errore di distrazione in questi casi- aspettato che le stampe asciugassero completamente e infine inviato il tutto in Inghilterra per posta prioritaria. Appena tornato dall’ufficio postale però avevo voglia di vedere un po’ come si comporta questa carta. Sono quindi andato sul sito, per scaricare e poi installare i profili generici per la Epson 2100.

Amara disillusione, stampe verdissime, come se si fosse stampato senza gestione del colore2. Dopo aver controllato dieci volte di non aver fatto stupidaggini e che tutto funzionasse correttamente ho scritto all’assistenza, spiegando il problema, chiedendo un profilo generico funzionante e suggerendo di controllare quale fosse il problema con il profilo che mettono in download sul loro sito.

Dopo un paio di giorni ho ottenuto una cortese risposta, con allegato un profilo generico alternativo, ma il suggerimento di stampare e inviargli il patch per ottenere il profilo custom. In pratica non mi hanno creduto quando gli ho detto che il loro profilo ICC generico non funziona, hanno pensato che si trattasse solo di una leggera dominante, mentre in realtà è come se non ci fosse nessuna gestione del colore.

Ero in giro per un paio di giorni, e quando sono tornato avevo già ricevuto il profilo custom, che ho installato incrociando le dita e sperando che risolvesse tutti i miei problemi. Il secondo profilo generico quindi non l’ho provato, tanto in principio dovrebbe essere nettamente inferiore a quello personalizzato.

E infatti stampe ottime! A voler esser pignoli e cercare il pelo nell’uovo, le stampe sono un filo meno sature nei rossi e più dense dell’immagine a video, con ombre scure leggerissimamente chiuse, ma la deformazione resta accettabilissima. A questo punto inoltre viene da chiedersi se le differenze non sono dovute più ai limiti di stampante e inchiostro, o alla diversa percezione dell’immagine retroilluminata dello schermo (trasmissione) e quella della carta (riflessione). In ogni caso come dicevo la differenze sono minime e rientrano largamente in quelle che sono le mie esigenze per un portfolio, senza contare che con la Epson 2100 non avevo mai avuto stampe altrettanto precise.

Ho infine stampato un’immagine in bianco e nero, vera prova del nove e vera difficoltà della stampa getto d’inchiostro. Ebbene, il risultato è stupefacente! Certo non siamo ai livelli di una stampa piezografica, ma ancora una volta è di gran lunga la stampa bianco e nero più precisa e neutra che abbia mai tirato fuori dalla Epson 2100, infinitamente meglio che in passato, vedi Stampa inkjet bianco e nero sulla Epson 2100.

La Oyster è una carta adatta all’uso che mi sono prefisso, ma rimane una carta economica. Se con un profilo ICC personalizzato si riesce a fare stampe così precise, viene veramente voglia di provare le carte più belle della PermaJet, che chissà che belle stampe si può finalmente fare in casa.

Per concludere, a parte la frustrazione temporanea di avere la carta senza poterla utilizzare a causa del problema sul profilo ICC generico di cui sopra, la PermaJet fornisce profili custom gratuiti per tutte la gamma di carte per stampa a getto d’inchiostro. Profili che permettono di ottenere stampe di gran lunga superiori a quelle fatte con i profili generici di cui purtroppo la maggior parte della gente deve accontentarsi.

Rimane solo da sperare che gli altri fabbricanti di carte per stampe a getto d’inchiostro seguano la stessa strada e mettano in piedi un servizio per creare profili ICC personalizzati e gratuiti.

  1. In ogni caso in ogni portfolio metterò una stampa realizzata da Picto stampata con la carte e le tecniche scelte per le immagini della definitive, in modo da dare un esempio della qualità reale delle stampe finali. []
  2. L’anteprima di stampa di fatti, quando la gestione colori funziona, è decisamente magenta, appunto per contrastare il verde della carta, mentre in questo caso ho ottenuto a schermo colori normali, appunto come se non ci fosse nessuna gestione del colore. []