Deep Surface Reflections

© Fabiano Busdraghi

I manichini non sono la realtà della nostra società, ma il riflesso unicamente della sua superficie.

La moda, il modo di vestirsi, la cura dell’immagine, sono tutti aspetti superficiali della società consumistica occidentale, ma ne riflettono comunque l’essenza. I manichini sono il riflesso di questo riflesso. La strada è la superficie delle città, riflesso della vita dentro le case e i palazzi. La fotografia è essa stessa rappresentazione superficiale della realtà.

La serie Deep Surfaces Reflections è una riflessione visiva sul rimbalzare fra questi diversi strati di superficie e riflessi.

Le fotografie sono quindi tutte scattate per strada, terreno di nessuno dove tutto è possibile. Al fine di rappresentare la superficie delle realtà delle città dove viviamo, quello che siamo adesso, ciò che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno, si tratta rigorosamente di street photography, senza messa in scena o intervento sulle posizioni dei corpi, sulle luci o gli elementi decorativi. I riflessi non vengono eliminati, così come ogni altro elemento di disturbo dell’immagine, vetri, cornici, oggetti, graffi.

Mannequins

Oltre ad essere riflesso del panorama cittadino, i manichini sono la rappresentazione della società in cui viviamo. Sono icone del dio della bellezza, un dio muto e distante. Corpi ideali, irraggiungibili, giovani, sexy, misteriosi, senza mai un sorriso che infranga il freddo glaciale del loro viso. Di fronte a questo dio noi esseri umani siamo tutti manichini che si vestono tutti nello stesso modo, che hanno le stesse pose, gli stessi atteggiamenti, gli stessi pensieri. Non siamo forse noi stessi allora le icone di questa divinità? Sono forse i manichini che ci guardano mentre crediamo di osservarli dietro alle loro vetrine? I manichini diventano lo specchio della società moderna, uno specchio capace di cambiare riflesso qualunque immagine si specchi sulla sua superficie. Quindi chi controlla i manichini controlla anche l’aspetto della società… la società allora ha controllo su se stessa? O è essa stessa uno schiava dei manichini?

In molte fotografie della serie Deep Surfaces Reflections i volti sembrano vivi, il confine fra essere umano e manichino si fa sempre più sfumato. I manichini diventano il riflesso di noi stessi, nella loro superficialità riescono a rappresentare strati profondi dell’esistenza. Nella loro immobilità sembrano vivere emozioni, sensazioni, speranze. Sembrano condividere i sentimenti che ci fanno uomini, sembrano voler scappare dalla loro immobilità.

Dove finisce il riflesso e dove inizia la realtà allora?

 

Chi sono loro e chi siamo noi?

Deep Surface Reflections