Commenti a: Spiare con vergogna attraverso il buco della serratura, ovvero Keyhole di Erwin Olaf /it/2012/keyhole-erwin-olaf-art-paris/ A blog/magazine dedicated to photography and contemporary art Sat, 12 Sep 2015 23:24:02 +0000 hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.3.1 Di: sandro /it/2012/keyhole-erwin-olaf-art-paris/#comment-4983 Mon, 02 Apr 2012 09:13:45 +0000 /?p=4537#comment-4983 Grazie a te per il bellissimo articolo (e per il blog).
Volevo intendere che è importante anche per me la perfezione formale ma non deve rappresentare il fine quanto uno strumento per raggiungere lo scopo. Forse è dovuto alla formazione di Olaf, che proviene dal mondo della moda, ricordo ad esempio “Private Lives” che incarna perfettamente questo suo modo di porsi in fotografia. Ecco, forse si potrebbe parlare di manierismo, ma percepisco in lui il desiderio di superarlo, perché non si compiace, sempre secondo me, del risultato raggiunto altrimenti non riempirebbe di dettagli “significanti” le sue immagini, non le caricherebbe di pose, colori, tessiture che non voglio mai essere solo “fondali” e che quindi appiattiscono soggetto su scenografia.
Con tutte le dovute differenze storiche e artistiche, Agnolo di Cosimo (il Bronzino) era considerato il maestro del manierismo fiorentino, il più bravo di tutti, ma la sua perfezione tecnica e stilistica fu per lui anche un limite che lo portò a essere sempre sottovalutato, rispetto ad altri grandi, forse meno dotati, o forse meno interessati all’esaltazione della perfezione formale.
Solo di recente è stato riscoperto e qui trovo alcune somiglianze. Ma mentre il “ritrattista” Agnolo riempiva con merletti e decori i suoi soggetti, lasciando che il volto e la posa raccontassero tutto ben oltre il soggetto stesso, Olaf riempie le stanze di dettagli, architetture, oggetti simbolici, in cui modelli in pose innaturali e instabili recitano, non interpretano. In nessun momento ci illudiamo che non siano attori coi muscoli rilassati.
E direi che questo è quanto mai perfettamente contemporaneo :-)
(scusa la prolissità)

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Di: Fabiano Busdraghi /it/2012/keyhole-erwin-olaf-art-paris/#comment-4982 Mon, 02 Apr 2012 08:52:18 +0000 /?p=4537#comment-4982 Ciao Sandro, e grazie del commento.

Certo, opinione personale, come del resto la mia che è diametralmente opposta. Non credo si possa dire che uno di noi ha ragione e l’altro torto, di fatto non credo nell’esistenza di un’entità chiamata “Arte” universalmente e immediatamente riconoscibile da tutti. Per certi versi le foto di Erwin Olaf sono in risonanza con la mia sensibilità, mi emozionano e mi affascinano. E la perfezione formale è una caratteristica per me importante. Naturalmente questo non implica che sia per tutti la stessa cosa.

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Di: sandro /it/2012/keyhole-erwin-olaf-art-paris/#comment-4981 Mon, 02 Apr 2012 08:37:28 +0000 /?p=4537#comment-4981 La trovata dell’installazione sicuramente porta ad un gran coinvolgimento e si pone come tentativo di superare i limiti della bidimensionalità fotografica, ma non sono mai riuscito a farmi piacere il lavoro di Erwin Olaf. Mi sembra eccessivamente carico, quasi a voler immettere significato a tutti i costi, con citazioni e schemi noti, limitandosi ad un estetismo perfezionista fine a se stesso, che tenta in tutti i modi di andare oltre ma che non ci riesce a sfiorare. Ovviamente è un’opinione personale 😉

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