Commenti a: Stampa al carbone /it/2007/stampa-carbone/ A blog/magazine dedicated to photography and contemporary art Sun, 03 Apr 2016 11:27:36 +0000 hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.4.2 Di: Enzo Santambrogio /it/2007/stampa-carbone/#comment-7392 Tue, 26 Mar 2013 16:49:14 +0000 /?p=3054#comment-7392 grazie del consiglio , mo vediamo che esce! eheheheh

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Di: Fabiano Busdraghi /it/2007/stampa-carbone/#comment-7354 Tue, 19 Mar 2013 15:51:22 +0000 /?p=3054#comment-7354 Ciao Enzo. È possibile utilizzare la normale gelatina alimentare. Il vantaggio di una gelatino da laboratorio è la costanza delle sue caratteristiche, cosa che permette di crearsi un protocollo di lavoro stabile e duraturo. Questione di scelte.
Detto ciò, gli antichi stampavano con quello che avevano sottomano, quindi non dovrebbe essere un problema usare quella alimentare.
La gelatina si fabbrica semplicemente (e facilmente) facendo bollire scarti animali, principalmente ossa e cotenne. Cercando un po’ su internet dovresti trovare informazioni più precise. Se riesci a farti una stampa con una gelatina fatta in casa, sai che soddisfazione!

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Di: Enzo Santambrogio /it/2007/stampa-carbone/#comment-7352 Tue, 19 Mar 2013 15:02:48 +0000 /?p=3054#comment-7352 scusate ma sto cercando di capire se la Gelatina che si usa per la stampa al carbone è normale gelatina ( di quelle che si usano per i dolci ” o una gelatina tecnica che si compra in negozi specializzati ? se riuscita ad aiutarmi ve ne sarei grato, vivo e lavoro in Africa e qua i materiali non sono facili da reperire e se avete anche una ricetta per crearla con materiali poveri ve ne sarei veramente grato !

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Di: Fabiano Busdraghi /it/2007/stampa-carbone/#comment-3951 Thu, 19 May 2011 18:55:30 +0000 /?p=3054#comment-3951 Ciao Giuseppe,
il negativo è grande perché le tecniche antiche sono troppo poco sensibili alla luce. Stampare con un’ingranditore non è fattibile, quindi si stampa per contatto. I negativi di grande formato possono essere ottenuti con macchine appunto grande formato, ne esistono che impressionano il 70×100. Oppure posso venire ingranditi, sia analogicamente che digitalmente. In teoria non ci sono limiti alla dimensione massima e si vedono relativaemnte spesso stampe di qualche metro.
In ogni caso ti consiglio di studiare un po’, oltre ai libri specializzati, c’è tantissimo materiale disponibile in rete, basta leggerli.
Buon lavoro
Fab

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Di: Giuseppe D'Angelo /it/2007/stampa-carbone/#comment-3950 Thu, 19 May 2011 17:37:44 +0000 /?p=3054#comment-3950 Io non ho esperienza nemmeno in una semplicissima camera oscura ma poiché studio architettura il tema del laboratorio del quarto anno è una fondazione per Mimmo Jodice. E’ vero che ho un po’ di dimestichezza con la teoria fotografica e tecnica della camera oscura ma, ad oggi, mi è ancora oscuro il procedimento per il quale io mi trovo, ad un certo punto del processo per la stampa al carbone, un negativo grande quanto la dimensione della stampa ultima.
Me lo sapreste chiarire?
Come faccio ad avere un negativo grande? Qual è il formato negativo più grande a cui posso arrivare? Ma poi, che voi sappiate, Mimmo Jodice può mai stampare con la tecnica tradizionale visto le dimensioni delle sue foto (100×125)?
Troppe domande, chiedo scusa, ma sto perdendo la testa e CameraObscura mi sembra un posto in cui si sa come si fanno le cose.

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Di: Fabiano Busdraghi /it/2007/stampa-carbone/#comment-2258 Fri, 13 Aug 2010 10:03:42 +0000 /?p=3054#comment-2258 Non ho esperienza diretta in merito alla conservazione della carta non sensibilizzata, ma a mio avviso non ci dovrebbero essere grandi problemi, perché in assenza di sali se la gelatina non ammuffisce (ottenzione all’umidità) non dovrebbe esserci nessun altro fattore che possa compromettere la conservazione della carta.

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Di: Carlo /it/2007/stampa-carbone/#comment-2257 Fri, 13 Aug 2010 07:12:28 +0000 /?p=3054#comment-2257 Sarebbe interessante conoscere il periodo nel quale è possibile conservere la carta pigmntata non sensibilizzata. Io ho provato ad usarla anche dopo tre settimane dalla preparazione, e sembrava come appena preparata. Sarebbe interessante perché, di solito preparo un chilogrammo di gelatina pigmenata, al posto di usarne una parte e l’altra conservarla in congelatore la userei tutta in una volta sola conservando all’asciutto la carta gia pronta.
Cordiali saluti
Carlo

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