Comments on: The Asian photography, by Ch’ng Yaohong /2008/asian-photography/ A blog/magazine dedicated to photography and contemporary art Sun, 03 Apr 2016 11:27:36 +0000 hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.8 By: Danx /2008/asian-photography/#comment-491 Tue, 23 Dec 2008 16:07:03 +0000 /?p=730#comment-491 Se c’è una cosa che mi stupisce dell’Oriente, è la delicatezza nel rapportarsi alla natura anche da parte di gente comune e invece la brutalità dei regimi.
Tornando al discorso della foto di Gardin, quello che han detto i ragazzi cinesi è molto comunista, ma questo pensiero comunista chissà se è davvero insito nel loro dna o gli è stato ficcato nella mente a scuola
Loro vedono uno che lavora per la collettività, mentre noi occidentali vediamo uno sfigato che lavora al freddo da solo.

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By: Interview | CameraTraveller.com /2008/asian-photography/#comment-489 Mon, 22 Dec 2008 09:17:48 +0000 /?p=730#comment-489 […] me­. R­e­ad my t­hought­s ove­r­ at­ hi­s b­lo­g. I­t also­ gave me an­ i­n­si­ght o­n­ ho­w I­ […]

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By: Asian Photography Blog » Blog Archive » Interview /2008/asian-photography/#comment-488 Mon, 22 Dec 2008 06:52:56 +0000 /?p=730#comment-488 […] of Camera Obscura recently did an interview with me. Read my thoughts over at his blog. It also gave me an insight on how I can conduct my own interviews in the future. 2009 will see […]

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By: Fabiano Busdraghi /2008/asian-photography/#comment-487 Sun, 21 Dec 2008 20:56:28 +0000 /?p=730#comment-487 Ciao Claudio,
e grazie mille per i complimenti. Oltre a far piacere sono un buono stimolo per continuare, visto che sempre più spesso mi interrogo sulla reale utilità di Camera Obscura.

Quello delle scuole è un punto molto complesso. Come spero sia chiaro le mie domande a Ch’ng Yaohong volevano soprattutto servire da stimolo per conoscere le sue opinioni, piuttosto che dichiarare le mie.

In ogni caso, e qui mi riallaccio anche a Danx, anche io come lui credo che oggi le scuole trascendano i confini fra i paesi. Però mi interessava in particolare sapere cosa ne pensava per un motivo ben preciso. Spesso quando si parla con i cinesi o a proposito dei cinesi viene tirata in ballo una certa “differenza fondamentale”. Da ambo le parti, sia dai cinesi che dagli occidentali. Dagli occidentali, quando con una certa sufficienza si taccia i cinesi di esseri strani e incomprensibili, da parte dei cinesi per giustificare il loro comportamento. Per esempio il regime tira spesso in ballo una fondamentale “alterità orientale” quando si parla di diritti umani, in modo da giustificare la propria politica e la divergenza dai valori riconosciuti dagli occidentali.

Naturalmente le differenze fra Asia e Europa esistono, ma questa fondamentale separazione fra occidente e oriente quanto è obiettiva e quanto invece è uno schema voluto e facile di pensiero? Quanto è una scelta di comodo? Per quanto òi riguarda è una domanda a cui ancora non so dare un risposta definitiva.

E poi, questa differenza di fondo esiste o no anche nella fotografia? A leggere questa intervista non sembra poi troppo…

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By: Danx /2008/asian-photography/#comment-486 Sun, 21 Dec 2008 20:14:47 +0000 /?p=730#comment-486 A degli studenti italiani venne proposta una fotografia di Venezia scattata nel primo mattino di una qualsiasi giornata da G.B. Gardin, nella quale si vedeva la grande piazza S.Marco ed un solitario spazzino. Questi ragazzi dissero semplicemente che era un comune spazzino nell’atto di pulire in una uggiosa mattina.
La stessa foto fu mostrata a studenti cinesi, i quali risposero che era il cittadino addetto a pulire la piazza per i suoi concittadini (non sono queste le parole esatte ma è all’incirca cosi).
E così, da quando ho saputo questa cosa, mi piacerebbe sapere cosa vedono gli stranieri guardando ogni cosa del “nostro” mondo…

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By: Claudio /2008/asian-photography/#comment-485 Sun, 21 Dec 2008 10:50:30 +0000 /?p=730#comment-485 L’aver scoperto il tuo blog, Fabiano, è stato un cambiamento radicale per i miei “preferiti” di internet. Adesso il mio Safari ha una cartella in più e il 90% degli indirizzi contenuti sono rubati a te. E per questo ovviamente ti va uno smisurato ringraziamento!
Nel passato, nelle altre arti, si parla spesso di scuole e stili. Probabilmente perché per arrivare a certi livelli era necessario imparare presso un maestro che infondeva il proprio stile e la propria visione oltre che alle arti in sé. Leggendo le domande sulla scuola asiatica, pur sapendone zero, mi sentivo di anticipare le risposte così come sono state date. Certo, le personalità più importanti finiscono per influenzare quelle acerbe, creano degli standard estetici che vengono seguiti in maniera più o meno conscia. Forse la facilità con cui la tecnologia ha reso possibile l’ottenere una fotografia, la democraticizzazione della fotografia diceva Di Lorenzo, ha fatto si che sia estremamente più facile apprendere le tecniche di base magari stesso su interrnet o comunque in modo autonomo, e così ognuno sviluppa il proprio stile in base alle proprie esperienze e ai propri gusti, influenzato poco da un “maestro” quanto dal suo stesso essere e dalle esperienze della sua vita.

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